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lunedì 28 gennaio 2013

Il palazzo delle volontà non rispettate !!


Foto "in prestito " dal sito www.livornonow.com/
Questo nella foto è il Palazzo Santa Elisabetta, un elegante edificio che si affaccia su piazza Attias, costruito alle soglie dell'Unificazione d'Italia e restaurato negli anni duemila, dopo un lungo periodo di abbandono.
Il palazzo serio e imponente nella sua semplicità, riprende i caratteri del Rinascimento fiorentino.
Divenuto di proprietà  della duchessa Adriana Poli di Monteaperto, vi organizzò un riconosciuto salotto letterario, frequentato da intellettuali.
Come ricorda la lapide apposta sulla facciata, la duchessa volle donarlo al Vescovado e al Comune di Livorno, a condizione che i suoi proventi fossero utilizzati per le necessità dei giovani studenti.

giovedì 24 gennaio 2013

Salvate il Granduca !!!!


Salve a tutti , 
quest'oggi lascerò spazio , ad un'amica che me l'ha chiesto per presentare una causa .
La statua oltraggiata , in una foto di LivornoDailyPhoto.
Una causa che Occhio Livorno , non poteva che appoggiare , e che spero possa ricevere la massima attenzione , ovvero quella che merita . Quindi , io vi saluto qui , ci sentiamo al prossimo aggiornamento . Ako


Questa volta il mio eterno tergiversare mi è costato caro…e sì che Ako mi aveva detto di scrivere l’articolo per Lunedì! Ma una cosa tira l’altra, metteteci anche l’ansia della pagina vuota…e siamo arrivati a Mercoledì…


lunedì 21 gennaio 2013

Il silos abbandonato diventi un museo !!!

Il Silos delle granaglie .
Salve a tutti,
mi scuso per il fatto di aggiornare sempre più di rado, ma purtroppo impegni di lavoro e di studio ci rendono difficile scrivere con frequenza.
Il nuovo anno porta con sé quel periodo tanto temuto dai ragazzi universitari: la sessione d'esame. Dovendo quindi dedicarmi intensamente allo studio, ho purtroppo dovuto limitare la mia presenza su queste pagine. Va detto però, che sebbene non abbia avuto il tempo materiale per scrivere, non mi son certo mancate riflessioni e devo ammetterlo, molte son maturate anche grazie al contributo di ciò che leggevo e apprendevo sui testi d'esame.

Preparandomi per un esame di Storia dell'architettura e dell'urbanistica, mi è capitato di studiare un libro molto interessante, una raccolta di saggi e trattati, riguardanti l'ecostoria, di Piero Pierotti. L'ecostoria è lo studio delle modificazioni apportate dall'uomo all'ambiente (insediamenti, strade, modifiche all'ambiente e al paesaggi ), una materia che accoglie implicitamente dentro di sé, lo studio per architetture firmate da grandi nomi, opere di livello eccelso, ma anche opere di minor livello estetico, testimonianze della vita quotidiana di popoli e comunità.

mercoledì 16 gennaio 2013

OCCHI SU : Lorenzo Del Lucchese e la politica dei giovani


Salve a tutti ,  mi scuso se aggiorniamo con ritardo , ma purtroppo il periodo d'esami , ci tiene un po impegnati , ma bando alle ciance ed eccoci nuovamente con la rubrica Occhi Su. Già altre volte vi avevo comunicato che in un periodo così particolare, come quello che precede le elezioni, era nostra intenzione seguire la politica.

Così oggi, abbiamo un'ottima opportunità: conoscere un politico di Livorno, ma anche un candidato al Parlamento, alle prossime elezioni. Inoltre, ciliegina sulla torta, si tratta di un ragazzo giovanissimo, molto vicino quindi a quel mondo di cui ci piace tanto scrivere.
Lorenzo Del Lucchese è un consigliere comunale dell'Italia dei Valori e come avevamo detto in uno dei primi post di luglio dal nome "Giovani Livornesi dobbiamo fare politica", è uno dei soli tre consiglieri comunali di Livorno under 30. Per la precisione è il più giovane, avendo solo 25 anni.
Lorenzo è Capogruppo del gruppo consiliare, ha ricoperto per un breve periodo il ruolo di Presidente della commissione numero 7 , ovvero quella che si occupa di cultura, turismo e sport , carica da cui è stato sollevato, con il riassetto recente delle commissioni.
La speranza  è quella di intervistare anche gli altri due consiglieri comunali under 30: Mambrini e Tramonti. Non solo loro, ma anche i candidati giovani al parlamento.




Ciao Lorenzo, innanzitutto, ti ringrazio per aver dimostrato disponibilità nel rispondere alle nostre domande. Dimmi, come ti sei avvicinato alla politica?

Per la politica ho sempre avuto una passione fino da quando ero molto giovane. Debbo dire che la passione mi è derivata anche da racconti che i miei nonni fin da quando ero piccolo e per gli insegnamenti che gli stessi mi hanno sempre detto. L'occuparsi di politica, intesa nel senso più alto del termine, ovvero della "cosa pubblica", è soprattutto adesso un dovere civico. Personalmente negli anni passati ero abbastanza vicino ai movimenti studenteschi e successivamente ho deciso di impegnarmi in prima persona in politica, anche perché ho sempre sostenuto che fosse troppo facile criticare lo stato attuale delle cose, senza impegnarsi minimamente. Anche per questo mi sono messo in gioco in prima persona. 



Com'è il bilancio dei tuoi primi anni in politica?

Cercherò di essere sincero. Francamente da quando sono entrato in Consiglio Comunale ho trovato tanti ostacoli e tante difficoltà. Innanzitutto per il forte condizionamento della propria vita personale: gli studi fortemente rallentati ed il grande impegno quotidiano. In più molto spesso la macchina amministrativa ha dei tempi che sono incomprensibili ai più per cui diventa anche difficile muovercisi all'interno. Oltre a tutto questo va aggiunto anche che molto spesso, purtroppo, il sistema partitico attuale ragiona e si comporta in maniera talvolta schizzofrenica ed incomprensibile, in particolar modo per un giovane di poco più di vent'anni come me che si avvicinava a quell'universo per la prima volta.
E' opportuno però riconoscere anche che, a fronte di tutti questi dati non proprio positivi, ci sta anche la soddisfazione per le battaglie fatte, indipendentemente che siano andate a buon fine o meno, la possibilità di stare a confronto con le persone quotidianamente. Questo sicuramente mi porta a definirla come un'esperienza tutto sommato positiva.   



Come spieghi il disinteresse dei giovani livornesi alla politica? Come porvi rimedio?

Credo che la spiegazione non sia semplice. Penso che i fattori siano molteplici, ma soprattutto si possano evidenziare due reali difficoltà: la prima è che le nuove generazioni hanno subito una forte influenza di televisione e di tutta una serie di strumenti (utilizzati in buona parte ad hoc), soprattutto dall'avvento del berlusconismo, che hanno sostanzialmente allontanato i giovani dagli aspetti concreti della vita e dalla volontà di occuparsi, seguire, discutere di ciò che ci circonda. Il secondo aspetto secondo me fondamentale e che non può essere in alcun modo schivato è il fatto che obiettivamente il panorama politico attuale sta offrendo uno dei peggiori spettacoli che la storia della nostra Repubblica abbia mai conosciuto. Un così brutto spettacolo a fronte di una situazione di così forte difficoltà e crisi del Paese, non può certo riscuotere un gran successo. Mi pare evidente.
Rimedio sta soprattutto anoi giovani impegnati in politica trovarlo: bisognerà ricercare un reale rinnovamento (e non rottamazione) della classe dirigente, modificando un certo modo di far politica, usufruendo anche di consigli provenienti da persone che hanno più esperienza di noi, ma serve davvero un cambiamento. Per porre rimedio a questa deriva preoccupante di quasi assoluto "menefreghismo" serve invertire la rotta in questo modo, senza creare conflitti fra generazioni. Altrimenti ho paura, e lo dico senza voler sembrare tragico, che ci aspettino periodi parecchio bui, dove a farla da padrone sarà sempre il podestà di turno.



A tuo giudizio, come valuti l'impegno del Comune alle tematiche e politiche dirette ai giovani e al loro futuro? Quali sono state le tue battaglie in merito? Cos'altro si potrebbe fare?

Sicuramente l'impegno su queste tematiche è evidentemente scarso. Non bastano le scuse della scarsità di risorse. Ma tant'è!! Detto questo io continuerò sicuramente a combattere per stimolare a fare di più, cosa per altro nemmeno troppo difficile. 
Le mie battaglie sono state incentrate sulla ricerca di spazi per i giovani, sia da un punto di vista culturale (vedi spazi per i writers), ma anche da un punto di vista più specifico della cosiddetta movida notturna: una proposta che desse la possibilità di individuare un'area, a minor tasso di residenzialità, dove concentrare locali notturni, così da venire incontro alle esigenze di tutti, giovani e meno giovani.
In più avevo fatto la proposta di individuare un sistema che consentisse ai giovani di avvicinarsi maggiormente alle istituzioni, creando un'assemblea, che fosse interpellata dall'Amministrazione quando c'erano in ballo proposte riguardanti i giovani e che si doveva esprimere con pareri non vincolanti su tali proposte. E queste tre cose solo per citare alcuni esempi.
Vi lascio immaginare che fine hanno fatto tutte queste idee.



In molti post di questo blog esprimiamo (a volte aspramente a volte meno) quanto Livorno offra poco per i giovani. Dal problema del lavoro, alla mancanza di luoghi di svago, alla difficoltà di accedere a servizi mirati alla formazione professionale o all'istruzione e altro ancora. Problema che secondo noi è da imputare non solo all'amministrazione ma anche alla poca tolleranza dei cittadini verso le esigenze dei giovani. Un bilancio troppo negativo il nostro?

Assolutamente no. Credo che ci sia molto di vero in questa valutazione. Purtroppo la cittadinanza livornese (o almeno, una parte di essa) non è sempre molto attenta alle esigenze delle giovani generazioni. Non ci si può immaginare quante critiche, per esempio, ha subito la nostra proposta che ricordavo prima sulla "movida livornese"!!. Il fatto è che a Livorno manca una reale solidarietà intergenerazionale, un problema che ormai ci trasciniamo dietro da diversi anni. Serve invertire la rotta anche su questo, soprattutto visto il momento di forte crisi socio-economica che stiamo attraversando, e per questo, non lo dico per fare polemica sterile, serve in primis un'amministrazione attenta a questi problemi che cerchi di cambiare la tendenza, senza indugiare oltre.



Per il momento storico in cui viviamo ci sarà certamente chi pensa che in politica si va solo per rubare e arricchirsi e non per impegnarsi e contribuire al benessere della città. Cosa risponderesti a questo pensiero?

Il momento non è dei migliori, è vero. Obiettivamente la situazione è difficile perchè in questo periodo ogni giorno che passa si apprende di soggetti che, nello svolgere il proprio ruolo istituzionale, in realtà si fanno gli affari loro, a scapito della collettività. E' anche vero che nel mio percorso ho conosciuto anche diverse persone che cercano ogni giorno di impegnarsi per migliorare la "cosa pubblica", persone oneste e volenterose, che certamente commettono molti sbagli, ma che fanno tutto questo con enorme passione. Non credo sia produttivo fare di tutta l'erba un fascio. Sarebbe più opportuno fare le dovute distinzioni, ricercando un certo rinnovamento, sia per quanto riguarda l'età anagrafica, ma anche per quanto riguarda il modus operandi.



Occhio Livorno è vicino anche a tematiche come il turismo, lo sport e la cultura.
In breve, cosa potrebbe fare Livorno per queste?

Si potrebbe fare moltissimo. Il turismo è ormai fermo da molti anni e politiche per la ripresa del settore non si intravedono. Si tende, come troppo spesso accade in questa città, a dare risposte momentanee. Si dovrebbe sfruttare il più possibile a nostro vantaggio il grande flusso croceristico che giunge in città ogni anno: si potrebbe sfruttare a pieno la storia della nostra città, creando dei percorsi caratteristici, in modo da farci conoscere e creare lavoro. Anche perché esiste in città un mondo giovanile, magari in parte poco conosciuto, che è in grande fermento in questi settori. E questo per collegarmi all'altro punto della cultura. Serve quanto prima riscoprire le nostre radici, quella della Livorno delle Nazioni, partendo dalla ristrutturazione e dall'utilizzo, sotto questo profilo, soprattutto di tutte le strutture storiche della nostra città.
Da ultimo, ma non certamente per un ordine di importanza, anche lo sport livornese necessita di un rilancio. Penso agli sport conosciuti, come quello che pratico ormai da oltre venti anni, ovvero la pallacanestro, ma anche a quelli che sono legati più strettamente alla nostra storia e alle nostre radici: il mondo delle cantine e del palio marinaro. Anche questi sarebbero un buon viatico per dare una risposta di miglioramento turistico, oltre che un bene per tanti livornesi, soprattutto tra i più giovani. Tanto c'è da fare!!



Come combattere il degrado dei beni culturali Livornesi?

Innanzitutto servirebbe che noi livornesi, intesi come città intera, si cominciasse a conoscere e valorizzare, le molte risorse di beni culturali presenti in città. Molto spesso accade che noi per primi non diamo il giusto peso a questo tema. Ritengo che sia invece fortemente controproducente. 
In ogni caso poi servirà acquisire maggiore consapevolezza da parte di chi amministra e amministrerà questa città, perché si faccia carico, anche grazie ai molti finanziamenti europei previsti, di risollevare le molte strutture storiche cadute, cosa più e cosa meno, in degrado. E da lì si dovrà ripartire creando dei percorsi turistici da sponsorizzare, che ci consentano di incassare nuove ricchezze da reinvestire per migliorare e fare nuovi interventi sulle strutture. Solo così potrà essere invertita la tendenza in meglio. Altrimenti, anche su questo tema, il declino rischia di essere inesorabile.



Quali sono stati i successi riconducibili all'Idv di Livorno? E quelli direttamente a te? 

I successi sono stati diversi: le battaglie sulle tematiche ambientali, le vertenze lavorative seguite, la ricerca di soluzioni in corso su molti temi legati all'urbanistica, il blocco di alcune operazioni scellerate sempre legate ad opere di urbanizzazione, le battaglie su temi di scuola e cultura e molto altro. È certo, però, e ci tengo a ribadirlo, che ancora molto si può e si deve fare.



Cosa pensi che potreste migliorare in futuro ?

In futuro credo si debba cercare di dimostrare di essere ancora più vicini alle esigenze dei cittadini, soprattutto tra i più giovani, che molto spesso avvertono come lontane e distanti le istituzioni. Poi si dovrà continuare con le tante battaglie che devono essere fatte per la ricerca di un miglioramento che il nostro territorio merita. Mi rendo conto che può sembrare un discorso fortemente retorico ma è la verità e, o prendiamo coscienza di questo tutti insieme, o si rischia davvero di veder fallire una grande possibilità: la rinascita del territorio livornese.



Cosa pensi di fare in futuro? Continuerai con la politica?

Sinceramente i dubbi me li pongo. Molto spesso ci si trova a fare battaglie infinite e non con la certezza di arrivare in fondo. In più ci si scontra con un sistema che genera problemi che ai più sono incomprensibili. Ma poi penso a tutti quegli amici e a tutti quei giovani, e non solo, che ripongono un po' di speranza anche nel mio operato e cerco di trovare la forza di continuare. In certi momenti è più facile mentre in altri meno. Ma sicuramente serve andare avanti!! Poi è chiaro che il mondo della politica non deve essere l'unico motivo di vita, ma l'impegno rimane grande e, per certi versi, è anche giusto che sia così.



Consiglieresti ai giovani di rapportarsi con la politica? Come?

È un consiglio che certamente deve essere dato. Troppo spesso si sente dire che "i politici sono tutti uguali", ma io ritengo, come ho ritenuto anni fa quando ho deciso di intraprendere questa esperienza, che sia giusto fare tutte le critiche che si ritengono opportune ma che, a quel punto, serva anche mettersi in gioco in prima persona per provare a dimostrare il proprio modo di intendere la politica ed il modo di farla. Non credo che serva partire troppo di fretta ponendosi obiettivi pretenziosi, ritengo sia opportuno invece cercare di partire dalle piccole cose, dai territori, impegnandosi per qualcosa che sentiamo particolarmente vicino. Credo che questo sia il senso più alto della politica e il modo migliore per avvicinarsi ad essa.



Invece , hai qualche consiglio o qualche augurio diretto ai nostri giovani concittadini?

Sicuramente come consiglio quello che ho appena fatto: avvicinarsi ed impegnarsi nella politica, intesa come  impegno nell'interesse e per la cosa pubblica. Ovviamente mi rendo conto che la sfiducia sia tanta ma credo che solo impegnandosi in maniera considerevole, sia in termini di quantità che di qualità, si possa invertire la tendenza. Un augurio è sicuramente quello di poter realizzare i propri sogni e di poter riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Questo perché per primi noi abbiamo bisogno di un po' di fiducia e di speranza, anche se in quest'ultimo periodo stanno cercando in tutti i modi di togliercela. Ma credo che una delle prime missioni di chi, come me, è impegnato su questo campo sia proprio combattere per questo. Sarebbe una piccola grande rivoluzione!!



Grazie Lorenzo  per esserti prestato alle nostre domande e grazie a tutti i lettori che ci seguono.

Ako

giovedì 10 gennaio 2013

La Generazione choosy darà l'uva migliore!!



Frequentando l'università di Pisa capita spesso di venir a conoscenza  di eventi e incontri molto interessanti.
Iniziative aperte a tutti, ma purtroppo vi partecipano quasi esclusivamente gli studenti. Peccato, sono  solo 20  i km che separano la nostra città da Pisa, e vi assicuro che la varietà e la qualità di questi eventi vale il prezzo del biglietto del treno.

Una foto dell'incontro .

Ad esempio, qualche settimana fa si è tenuto un incontro a Pisa dal titolo:
"Generazione Choosy"
con il regista Roan Johnson e il giornalista Beppe Severgnini.


Qui sopra, vi è una breve parte, qui  invece potete vedere il video integrale.

Nell'incontro il giornalista del Corriere presentava il suo nuovo libro "Italiani di domani " 8 porte sul futuro, un testo che parla dei giovani e di ciò che a suo avviso dovrebbero fare per assicurarsi un buon futuro. Mentre il regista nato a Londra ma formatosi a Pisa, aveva realizzato per l'università di Pisa , un documentario  su gli universitari, sui lo problemi, la distanza da casa ecc...
Il video dal nome "L'uva migliore" riprendeva parti di interviste a studenti dell'ateneo pisano e ne raccoglieva pensieri, dubbi, preoccupazioni e speranze.
Il titolo poi, viene fornito direttamente da una di queste interviste, dove un ragazzo che studia agraria, afferma che la prima cosa che gli hanno insegnato durante i suoi studi è che la vite che ha sofferto di più, dà l'uva più buona. Ovviamente il paragone è con i ragazzi di oggi i quali si affacciano ad un mondo che vive una crisi nerissima e che vede delinearsi un futuro ancora più grigio, ma vi è l'augurio che arrivino le energie giuste per un cambiamento.

E siccome trovo che questo video possa essere illuminante per tutti, ho il piacere di mettervi anche questo.




Ben difficilmente parlo di qualcosa che esula la città di Livorno, ma se stavolta lo faccio, è perché davvero trovo utile questo contributo che è stato dato per capire il mondo dei giovani, con un'attenzione particolare agli studenti universitari.
Durante il dibattito si è parlato di un mondo del lavoro che lucra sulle spalle del giovane, che non ne riconosce le competenze  un mondo che non lascia spazio alla meritocrazia e alla competenza.
Inoltre, più volte, i due relatori hanno detto con forza che proprio dai giovani deve venire la spinta e il rinnovamento che serve all'Italia.

Bene, ed è questo il momento di tenerlo in mente perché siamo a Gennaio e manca poco alle elezioni parlamentari e ancor meno manca alla presentazione delle liste dei candidati per Camera dei Deputati e Senato. Chiedo quindi a tutti i coetanei di occupare questo tempo per informarsi se vogliamo che per noi ci sia un futuro.
Quindi , vi prego di non fermarvi a presunte e confuse  classificazioni ideologiche , ormai anacronistiche per gli anni in cui viviamo , ma analizzare e valutare le proposte politiche dei vari schieramenti e nel caso adottare un altro metodo di valutazione. Potrebbe essere un'idea vedere quale formazione politica dia sinceramente spazio ai giovani sia come rappresentanti in parlamento, sia nelle politiche che si prefigge di sostenere. Diffidando da tutti quei partiti che faranno a gare per strumentalizzare i giovani, facendoli comparire in ogni slogan, volantino o poster, per poi tornare ad ignorarli nella quotidianità.

Se vogliamo un futuro, è necessario informarsi.
Solo questo vi chiedo...

Ako 














venerdì 4 gennaio 2013

OCCHI SU : 5074 e la street art

Salve a tutti, siamo nuovamente insieme con rubrica OCCHI SU.
Dopo aver trattato tempo fa della Street Art e di come questa possa valorizzare, colorare e caratterizzare Livorno, ho il piacere di “ospitare” su questo blog uno street artist che opera anche nella nostra città e cercheremo di capire con lui qualcosa in più di questa arte urbana e delle potenzialità che possiede.

A Livorno sempre più spesso si trovano creazioni firmate "5074" da un artista che, per esprimersi, attacca ai muri adesivi e poster, fra cui  non si può certo ignorare quello dedicato ad Amedeo Modigliani.


Prima di tutto, ti devo ringraziare per aver accettato di rispondere alle mie domande.

Grazie a te per l’interesse verso il mio lavoro.


Posso chiederti come mai l'uso di una combinazione numerica come Tag ?

Il progetto 5074 nasce con l’esigenza di firmare le mie opere grafiche, pittoriche e fotografiche utilizzando dei numeri al posto della mia firma. Sono sempre stato affascinato dal lettering dei numeri, quindi ho scelto di nascondere il mio nome dietro delle cifre. Queste sono una costante presenza nella vita di tutti i giorni: indicano l’ora, le quantità e molto spesso codici di riconoscimento. Viviamo in un sistema in cui il nostro nome è spesso associato a dei numeri come ad esempio il codice fiscale, il conto bancario, la matricola universitaria; numeri che sostituiscono la nostra identità e sono spesso più importanti del nostro vero nome. 5074 nasce per provocare questo sistema che dà più importanza al "concetto numero" che  "all'individuo stesso".
Uno dei tanti sticker di 5074 in giro per l'europa
Curiosando nel tuo sito ufficiale, 5074.it , mi sembra di aver capito che hai un progetto specifico, ce lo puoi spiegare?

Sì, il sito raccoglie fotografie della mia diffusione artistica targata "5074: Graffiti, Manifesti, adesivi e Foto". Tutto è iniziato circa 3 anni fa con lavori fatti in studio: volevo spingermi un po’ fuori da casa e dalle varie esposizioni di zona, cercando di diffondere più possibile il mio progetto. Lavorando come Grafico Pubblicitario ho buona esperienza in ambito comunicativo e ho pensato dunque di mixare le conoscenze lavorative con quelle artistiche, spingendo le mie opere sui muri delle città grazie alle varie tecniche della Street Art, creando una vera e propria “propaganda artistica”. Nei miei lavori utilizzo spesso immagini industriali. Sono molto attirato dall’enormità della fabbrica e dalle ciminiere che si trovano nel mio paese e, usandole nei miei lavori, costruisco dietro al simbolo “fabbrica” un’analogia con il sistema in cui viviamo. La grande ciminiera che emerge dalla panoramica notturna del mio paese, di notte accende due luci rosse in prossimità del buco di scarico, creando una figura statuaria, con occhi illuminati, che da l’impressione di controllare dall’alto tutto ciò che succede sotto.
Seguendo le orme di grandi street Artist come Obey the Giant e Banksy, cerco di farmi spazio per le strade di città diffondendo grafiche industriali, trattando tuttavia anche altre tematiche sociali, come l’inquinamento, la politica, ed altre immagini che avvicinano la gente a determinati interessi socio-culturali.

Una domanda, forse ingenua, ma utile per noi "profani" per capire chi si celi dietro lo street artist: cosa rappresenta per te la Street Art? Cosa cerchi di ottenere e comunicare?
Un murales di 5074 a Rosignano Solvay


Beh... La Street Art per me rappresenta il principale canale comunicativo, la voglia di dire la tua, una passione a tempo pieno. Il mio obiettivo è quello di stimolare l’interesse dello spettatore verso le tematiche che affronto.
La Street Art per me vive di tre valori: Creatività, Amore e Confronto.


Da quanto tempo sei in attività? E dove si possano trovare le tue opere grafiche?


Tutto è iniziato quasi 4 anni fa, durante gli studi a Firenze. Vivendo sempre a contatto con studenti dell’Accademia Delle Belle Art sono stato influenzato dall'arte alternativa della street art. La diffusione del mio progetto, basato su PosterArt Graffiti e Stickers, si poi è allargato a macchia d’olio in tutte le città visitate fino ad ora, lasciando tracce della mia presenza in giro per l’Europa.


Ho una curiosità: esiste concorrenza fra voi street artist? E' sempre corretta?

Essendo un movimento artistico nato per strada si è sempre basato sulla divisione in gruppi chiusi e molto legati al loro territorio, spesso in competizione tra loro. Secondo il mio punto di vista
la rivalità” si crea se la street art, è vissuta a un livello più personale che artistico. Se c’è rivalità, e quindi guerra, non c’è mai correttezza. Come nella vita il rispetto è alla base della convivenza.

"L'urlo" di 5074 , nel fosso in viale Caprera

Non hai paura di essere beccato?


Durante le uscite notturne non sono mai solo: c’è sempre uno studio di giorno della zona da colpire di notte. Si limita il rischio ma fa parte del gioco. La passione supera la paura.


Nell' aggiornamento "La street art può aiutare Livorno", esponevo come quest'arte si possano valorizzare aree degradate e squallide della città, dando modo agli artisti di esprimersi. Pensi che tutto ciò possa diventare anche un richiamo per avventori e turisti?

Certamente, può solo valorizzare. Viaggiando per l’Europa vediamo spesso come la street art sia utilizzata come abbellimento per le città e come evento di aggregazione nei parchi e nelle varie zone legali dove è possibile dipingere e fare arte. Questa sitauzione è purtroppo limitata e quasi inesitente in Italia, dove viene promossa spesso solo dai centri sociali e non dalle istituzioni, rendendo difficoltoso realizzare progetti validi.


Da appassionato di Modigliani, come mai hai dedicato e diffuso per i muri della città poster con la sua immagine? Che significato ha la frase sul poster?


Studiando Storia dell’Arte da molti anni, me ne sono subito appassionato.
Ho iniziato la diffusione di questo poster precisamente il 27 Gennaio 2012, data della morte a Parigi, con lo scopo di muovere un po' la città, cercando di far riscoprire ai Livornesi il suo cittadino più illustre nel Mondo. La frase che è nel poster è stata estrapolata da una lettera che Modì mandò al fratello quando stava a Parigi.
Isolata dal contesto della lettera, diventa una frase molto forte che colpisce chi legge. Per me questa frase vuole esaltare il valore dell’artisti e “scolpare” soprattutto gli Street Artist, giustificando tutti i comportamenti illegali e incomprensibili che ci sono dietro l’arte di strada, spesso associata solo a vandalismo: "…Noi abbiamo dei diritti diversi, perché abbiamo dei bisogni diversi, che ci mettono al di sopra della loro morale".


Altri street artist hanno dedicato opere di street art in questa città a Modigliani. Come mai proprio ora sorge interesse per questa nostro concittadino? Perchè fin'ora è stato dato così poco spazio e interesse verso Modì? Che artista era, cosa ti rappresenta la sua arte?

Si, girando la città oltre al mio manifesto, si vedono altre opere di Street Art dedicate a Modì.
Prima dei miei poster, Livorno ancora non si era mossa per promuovere il suo artista, ora piano piano anche altri artisti di strada “iconizzano” e diffondono la figura di Modigliani per la città.
La sua arte rappresenta qualcosa di incredibile e unico, da fine '800 a inizi '900, diventa uno degli artisti più ricercati di Parigi, già a 18 anni frequentava artisti del calibro di Picasso, Renoir, Lautrec, Cezanne.
Quello che affascina di Modigliani comunque è la sua vita, breve ma intensa, una vita resa ancora più difficile dall’alcool e dalla droga.
A Livorno è ormai una figura dimenticata, nessun investimento da parte del comune, un interesse limitato da parte di tutta la città.

Tutte le foto son tratte dal sito http://5074.it/

Hai qualche progetto per il futuro, qualche iniziativa?

Certo, lavoro tutti i giorni al mio progetto 5074, non sto mai fermo! Le iniziative sono tante e sparse per l’italia. Ultimamente sono stato chiamato a Roma per uno Show, prossimamente andrò a Certaldo, dove il comune ha messo a disposizione degli artisti diversi muri cittadini, sono tornato da poco da Londra, girerò ancora, soprattutto dove è possibile fare arte.
Per il futuro, stiamo cercando di creare una manifestazione artistica culturale su Modì qui a Livorno, vorremmo chiamare artisti da tutta l’Italia, reinterpretando la figura e le opere del pittore, un evento fresco, che può aiutare la città a valorizzare e approfondire questo grande artista.


Ti ringrazio ancora per la disponibilità, spero di non averti annoiato troppo. Buona fortuna per il tuoi progetti futuri.

Grazie a te! A presto



Saluti a tutti.







Ako