Effetti Immagini

mercoledì 16 gennaio 2013

OCCHI SU : Lorenzo Del Lucchese e la politica dei giovani


Salve a tutti ,  mi scuso se aggiorniamo con ritardo , ma purtroppo il periodo d'esami , ci tiene un po impegnati , ma bando alle ciance ed eccoci nuovamente con la rubrica Occhi Su. Già altre volte vi avevo comunicato che in un periodo così particolare, come quello che precede le elezioni, era nostra intenzione seguire la politica.

Così oggi, abbiamo un'ottima opportunità: conoscere un politico di Livorno, ma anche un candidato al Parlamento, alle prossime elezioni. Inoltre, ciliegina sulla torta, si tratta di un ragazzo giovanissimo, molto vicino quindi a quel mondo di cui ci piace tanto scrivere.
Lorenzo Del Lucchese è un consigliere comunale dell'Italia dei Valori e come avevamo detto in uno dei primi post di luglio dal nome "Giovani Livornesi dobbiamo fare politica", è uno dei soli tre consiglieri comunali di Livorno under 30. Per la precisione è il più giovane, avendo solo 25 anni.
Lorenzo è Capogruppo del gruppo consiliare, ha ricoperto per un breve periodo il ruolo di Presidente della commissione numero 7 , ovvero quella che si occupa di cultura, turismo e sport , carica da cui è stato sollevato, con il riassetto recente delle commissioni.
La speranza  è quella di intervistare anche gli altri due consiglieri comunali under 30: Mambrini e Tramonti. Non solo loro, ma anche i candidati giovani al parlamento.




Ciao Lorenzo, innanzitutto, ti ringrazio per aver dimostrato disponibilità nel rispondere alle nostre domande. Dimmi, come ti sei avvicinato alla politica?

Per la politica ho sempre avuto una passione fino da quando ero molto giovane. Debbo dire che la passione mi è derivata anche da racconti che i miei nonni fin da quando ero piccolo e per gli insegnamenti che gli stessi mi hanno sempre detto. L'occuparsi di politica, intesa nel senso più alto del termine, ovvero della "cosa pubblica", è soprattutto adesso un dovere civico. Personalmente negli anni passati ero abbastanza vicino ai movimenti studenteschi e successivamente ho deciso di impegnarmi in prima persona in politica, anche perché ho sempre sostenuto che fosse troppo facile criticare lo stato attuale delle cose, senza impegnarsi minimamente. Anche per questo mi sono messo in gioco in prima persona. 



Com'è il bilancio dei tuoi primi anni in politica?

Cercherò di essere sincero. Francamente da quando sono entrato in Consiglio Comunale ho trovato tanti ostacoli e tante difficoltà. Innanzitutto per il forte condizionamento della propria vita personale: gli studi fortemente rallentati ed il grande impegno quotidiano. In più molto spesso la macchina amministrativa ha dei tempi che sono incomprensibili ai più per cui diventa anche difficile muovercisi all'interno. Oltre a tutto questo va aggiunto anche che molto spesso, purtroppo, il sistema partitico attuale ragiona e si comporta in maniera talvolta schizzofrenica ed incomprensibile, in particolar modo per un giovane di poco più di vent'anni come me che si avvicinava a quell'universo per la prima volta.
E' opportuno però riconoscere anche che, a fronte di tutti questi dati non proprio positivi, ci sta anche la soddisfazione per le battaglie fatte, indipendentemente che siano andate a buon fine o meno, la possibilità di stare a confronto con le persone quotidianamente. Questo sicuramente mi porta a definirla come un'esperienza tutto sommato positiva.   



Come spieghi il disinteresse dei giovani livornesi alla politica? Come porvi rimedio?

Credo che la spiegazione non sia semplice. Penso che i fattori siano molteplici, ma soprattutto si possano evidenziare due reali difficoltà: la prima è che le nuove generazioni hanno subito una forte influenza di televisione e di tutta una serie di strumenti (utilizzati in buona parte ad hoc), soprattutto dall'avvento del berlusconismo, che hanno sostanzialmente allontanato i giovani dagli aspetti concreti della vita e dalla volontà di occuparsi, seguire, discutere di ciò che ci circonda. Il secondo aspetto secondo me fondamentale e che non può essere in alcun modo schivato è il fatto che obiettivamente il panorama politico attuale sta offrendo uno dei peggiori spettacoli che la storia della nostra Repubblica abbia mai conosciuto. Un così brutto spettacolo a fronte di una situazione di così forte difficoltà e crisi del Paese, non può certo riscuotere un gran successo. Mi pare evidente.
Rimedio sta soprattutto anoi giovani impegnati in politica trovarlo: bisognerà ricercare un reale rinnovamento (e non rottamazione) della classe dirigente, modificando un certo modo di far politica, usufruendo anche di consigli provenienti da persone che hanno più esperienza di noi, ma serve davvero un cambiamento. Per porre rimedio a questa deriva preoccupante di quasi assoluto "menefreghismo" serve invertire la rotta in questo modo, senza creare conflitti fra generazioni. Altrimenti ho paura, e lo dico senza voler sembrare tragico, che ci aspettino periodi parecchio bui, dove a farla da padrone sarà sempre il podestà di turno.



A tuo giudizio, come valuti l'impegno del Comune alle tematiche e politiche dirette ai giovani e al loro futuro? Quali sono state le tue battaglie in merito? Cos'altro si potrebbe fare?

Sicuramente l'impegno su queste tematiche è evidentemente scarso. Non bastano le scuse della scarsità di risorse. Ma tant'è!! Detto questo io continuerò sicuramente a combattere per stimolare a fare di più, cosa per altro nemmeno troppo difficile. 
Le mie battaglie sono state incentrate sulla ricerca di spazi per i giovani, sia da un punto di vista culturale (vedi spazi per i writers), ma anche da un punto di vista più specifico della cosiddetta movida notturna: una proposta che desse la possibilità di individuare un'area, a minor tasso di residenzialità, dove concentrare locali notturni, così da venire incontro alle esigenze di tutti, giovani e meno giovani.
In più avevo fatto la proposta di individuare un sistema che consentisse ai giovani di avvicinarsi maggiormente alle istituzioni, creando un'assemblea, che fosse interpellata dall'Amministrazione quando c'erano in ballo proposte riguardanti i giovani e che si doveva esprimere con pareri non vincolanti su tali proposte. E queste tre cose solo per citare alcuni esempi.
Vi lascio immaginare che fine hanno fatto tutte queste idee.



In molti post di questo blog esprimiamo (a volte aspramente a volte meno) quanto Livorno offra poco per i giovani. Dal problema del lavoro, alla mancanza di luoghi di svago, alla difficoltà di accedere a servizi mirati alla formazione professionale o all'istruzione e altro ancora. Problema che secondo noi è da imputare non solo all'amministrazione ma anche alla poca tolleranza dei cittadini verso le esigenze dei giovani. Un bilancio troppo negativo il nostro?

Assolutamente no. Credo che ci sia molto di vero in questa valutazione. Purtroppo la cittadinanza livornese (o almeno, una parte di essa) non è sempre molto attenta alle esigenze delle giovani generazioni. Non ci si può immaginare quante critiche, per esempio, ha subito la nostra proposta che ricordavo prima sulla "movida livornese"!!. Il fatto è che a Livorno manca una reale solidarietà intergenerazionale, un problema che ormai ci trasciniamo dietro da diversi anni. Serve invertire la rotta anche su questo, soprattutto visto il momento di forte crisi socio-economica che stiamo attraversando, e per questo, non lo dico per fare polemica sterile, serve in primis un'amministrazione attenta a questi problemi che cerchi di cambiare la tendenza, senza indugiare oltre.



Per il momento storico in cui viviamo ci sarà certamente chi pensa che in politica si va solo per rubare e arricchirsi e non per impegnarsi e contribuire al benessere della città. Cosa risponderesti a questo pensiero?

Il momento non è dei migliori, è vero. Obiettivamente la situazione è difficile perchè in questo periodo ogni giorno che passa si apprende di soggetti che, nello svolgere il proprio ruolo istituzionale, in realtà si fanno gli affari loro, a scapito della collettività. E' anche vero che nel mio percorso ho conosciuto anche diverse persone che cercano ogni giorno di impegnarsi per migliorare la "cosa pubblica", persone oneste e volenterose, che certamente commettono molti sbagli, ma che fanno tutto questo con enorme passione. Non credo sia produttivo fare di tutta l'erba un fascio. Sarebbe più opportuno fare le dovute distinzioni, ricercando un certo rinnovamento, sia per quanto riguarda l'età anagrafica, ma anche per quanto riguarda il modus operandi.



Occhio Livorno è vicino anche a tematiche come il turismo, lo sport e la cultura.
In breve, cosa potrebbe fare Livorno per queste?

Si potrebbe fare moltissimo. Il turismo è ormai fermo da molti anni e politiche per la ripresa del settore non si intravedono. Si tende, come troppo spesso accade in questa città, a dare risposte momentanee. Si dovrebbe sfruttare il più possibile a nostro vantaggio il grande flusso croceristico che giunge in città ogni anno: si potrebbe sfruttare a pieno la storia della nostra città, creando dei percorsi caratteristici, in modo da farci conoscere e creare lavoro. Anche perché esiste in città un mondo giovanile, magari in parte poco conosciuto, che è in grande fermento in questi settori. E questo per collegarmi all'altro punto della cultura. Serve quanto prima riscoprire le nostre radici, quella della Livorno delle Nazioni, partendo dalla ristrutturazione e dall'utilizzo, sotto questo profilo, soprattutto di tutte le strutture storiche della nostra città.
Da ultimo, ma non certamente per un ordine di importanza, anche lo sport livornese necessita di un rilancio. Penso agli sport conosciuti, come quello che pratico ormai da oltre venti anni, ovvero la pallacanestro, ma anche a quelli che sono legati più strettamente alla nostra storia e alle nostre radici: il mondo delle cantine e del palio marinaro. Anche questi sarebbero un buon viatico per dare una risposta di miglioramento turistico, oltre che un bene per tanti livornesi, soprattutto tra i più giovani. Tanto c'è da fare!!



Come combattere il degrado dei beni culturali Livornesi?

Innanzitutto servirebbe che noi livornesi, intesi come città intera, si cominciasse a conoscere e valorizzare, le molte risorse di beni culturali presenti in città. Molto spesso accade che noi per primi non diamo il giusto peso a questo tema. Ritengo che sia invece fortemente controproducente. 
In ogni caso poi servirà acquisire maggiore consapevolezza da parte di chi amministra e amministrerà questa città, perché si faccia carico, anche grazie ai molti finanziamenti europei previsti, di risollevare le molte strutture storiche cadute, cosa più e cosa meno, in degrado. E da lì si dovrà ripartire creando dei percorsi turistici da sponsorizzare, che ci consentano di incassare nuove ricchezze da reinvestire per migliorare e fare nuovi interventi sulle strutture. Solo così potrà essere invertita la tendenza in meglio. Altrimenti, anche su questo tema, il declino rischia di essere inesorabile.



Quali sono stati i successi riconducibili all'Idv di Livorno? E quelli direttamente a te? 

I successi sono stati diversi: le battaglie sulle tematiche ambientali, le vertenze lavorative seguite, la ricerca di soluzioni in corso su molti temi legati all'urbanistica, il blocco di alcune operazioni scellerate sempre legate ad opere di urbanizzazione, le battaglie su temi di scuola e cultura e molto altro. È certo, però, e ci tengo a ribadirlo, che ancora molto si può e si deve fare.



Cosa pensi che potreste migliorare in futuro ?

In futuro credo si debba cercare di dimostrare di essere ancora più vicini alle esigenze dei cittadini, soprattutto tra i più giovani, che molto spesso avvertono come lontane e distanti le istituzioni. Poi si dovrà continuare con le tante battaglie che devono essere fatte per la ricerca di un miglioramento che il nostro territorio merita. Mi rendo conto che può sembrare un discorso fortemente retorico ma è la verità e, o prendiamo coscienza di questo tutti insieme, o si rischia davvero di veder fallire una grande possibilità: la rinascita del territorio livornese.



Cosa pensi di fare in futuro? Continuerai con la politica?

Sinceramente i dubbi me li pongo. Molto spesso ci si trova a fare battaglie infinite e non con la certezza di arrivare in fondo. In più ci si scontra con un sistema che genera problemi che ai più sono incomprensibili. Ma poi penso a tutti quegli amici e a tutti quei giovani, e non solo, che ripongono un po' di speranza anche nel mio operato e cerco di trovare la forza di continuare. In certi momenti è più facile mentre in altri meno. Ma sicuramente serve andare avanti!! Poi è chiaro che il mondo della politica non deve essere l'unico motivo di vita, ma l'impegno rimane grande e, per certi versi, è anche giusto che sia così.



Consiglieresti ai giovani di rapportarsi con la politica? Come?

È un consiglio che certamente deve essere dato. Troppo spesso si sente dire che "i politici sono tutti uguali", ma io ritengo, come ho ritenuto anni fa quando ho deciso di intraprendere questa esperienza, che sia giusto fare tutte le critiche che si ritengono opportune ma che, a quel punto, serva anche mettersi in gioco in prima persona per provare a dimostrare il proprio modo di intendere la politica ed il modo di farla. Non credo che serva partire troppo di fretta ponendosi obiettivi pretenziosi, ritengo sia opportuno invece cercare di partire dalle piccole cose, dai territori, impegnandosi per qualcosa che sentiamo particolarmente vicino. Credo che questo sia il senso più alto della politica e il modo migliore per avvicinarsi ad essa.



Invece , hai qualche consiglio o qualche augurio diretto ai nostri giovani concittadini?

Sicuramente come consiglio quello che ho appena fatto: avvicinarsi ed impegnarsi nella politica, intesa come  impegno nell'interesse e per la cosa pubblica. Ovviamente mi rendo conto che la sfiducia sia tanta ma credo che solo impegnandosi in maniera considerevole, sia in termini di quantità che di qualità, si possa invertire la tendenza. Un augurio è sicuramente quello di poter realizzare i propri sogni e di poter riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Questo perché per primi noi abbiamo bisogno di un po' di fiducia e di speranza, anche se in quest'ultimo periodo stanno cercando in tutti i modi di togliercela. Ma credo che una delle prime missioni di chi, come me, è impegnato su questo campo sia proprio combattere per questo. Sarebbe una piccola grande rivoluzione!!



Grazie Lorenzo  per esserti prestato alle nostre domande e grazie a tutti i lettori che ci seguono.

Ako
My Blogger Tricks
blogger templatesblogger tricks

Nessun commento:

Posta un commento