Effetti Immagini

domenica 24 febbraio 2013

Open your mind, open your book!


Clara Errico e Michele Montanelli, sono una coppia con una grande passione comune: La Storia. Aggiungerei anche l'amore per la propria città. Il loro pensiero va a ritroso nel tempo, l’obiettivo è sciogliere quelle “matasse” d’archivio e portarle alla luce degli occhi e menti altrui. Perché tutti sappiano e ricordino la storia della loro città, conoscano le architetture, i materiali, le tradizioni e i personaggi che l’hanno caratterizzata.
Lavorano principalmente nelle zone di Livorno, Pisa, Firenze, Lucca, in quelli che sono gli Archivi di Stato, le Biblioteche Pubbliche, Archivi Privati e di Istituzioni. I documenti d’archivio devono rassegnarsi di fronte alle sapienti ricerche di Clara, con lei i documenti non hanno più segreti. Pensate a quei libri alti, pesanti e con carta ingiallita “ricamata” dalle vecchie calligrafie; pensate a quelle pagine che faticano a non sgretolarsi al loro sfogliarsi, per la loro età, per la loro consistenza fragile. Questi libri riportano le conoscenze antiche, documenti, lettere, fatti e vite. Provate ad aprire quei libri e percorrete la storia con loro, metterete le mani là dove un palmo, secoli orsono si è appoggiato per scriverli e così scoprirete nuovi mondi.
Non è facile destreggiarsi tra “filze” e scritture antiche, ma ormai Clara Errico procede con pazienza ed esperienza pluriennale, lavoro che Michele mi ha riferito essere “lungo, sistematico e anche faticoso”. Michele rilegge i dati per sciogliere con lei quel fitto “gomitolo” che è la storia, per poi riassumerlo e portarlo alle nostre letture, redige i testi degli articoli e dei libri sulla base del principale lavoro di ricerca che svolge Clara.
Quando andiamo a indagare la storia, sale esponenzialmente quel brivido che si chiama “voglia di sapere”, quel desiderio di conoscere i fatti che affrettano la ricerca. Il problema è che ogni argomento porta a un altro, come un labirinto di argomenti, una fitta rete di nessi logici dove chi non è esperto potrebbe smarrirsi e uscire dal tema. Essi svolgono un lavoro sapiente che procede costante e a ritmo serrato dal 1998 a oggi, contando ben ventisei pubblicazioni, tra cui alcune adottate come testi nel corso di Laurea in Lettere per le cattedre di Archeologia Industriale e Archeologia Medievale all’Università di Pisa.

Per conoscere tutte le loro pubblicazioni e sapere quali sono le riviste in cui scrivono, cliccate di seguito: http://followingyourpassion.wordpress.com/2013/01/11/open-your-mind-open-your-book-and-think-about-the-history/
Giulia di FollowingYourPassion

giovedì 21 febbraio 2013

Riportare Modigliani a Livorno: Il gruppo la Cariatide

Salve a tutti, 
quando a luglio nacque Occhio Livorno, uno dei nostri primi articoli fu in corrispondenza del compleanno del pittore Amedeo ModiglianiQui l'articolo intero.
Il Gruppo Azione Civica La Cariatide
Il Gruppo La Cariatide
Devo ammettere che ho sempre avuto una profonda ammirazione verso questo nostro concittadino, ammirazione che si è sempre scontrata con la delusione di esser stato quasi dimenticato.
Per questo, quando vedo in giro opere dello Street Artist Mart, che omaggiano il grande pittore o quando vedo volantini di feste di carnevale che usano come spot il famoso pittore, rimango  sempre molto contento.
Non lo sono altrettanto quando invece arriva una troupe francese interessata a girare un film\documentario sul pittore e si lascia passare la notizia completamente in silenzio, e oserei dire che da contentezza passa a incazzatura, quando i nuovi gestori dell'ex Palalagida pensano a soprannominare l'imponente struttura, a Modigliani, il più celebre cittadino livornese all'estero, e la nostra lungimirantissima amministrazione rifiuta l'opzione.

Per tale motivo  quando ho visto nascere un gruppo che proponeva di salvaguardare l'immagine e la memoria di Modigliani, mi son subito interessato a scriverne.

Prima di lasciare spazio al contributo inviatomi dei membri del gruppo, voglio ricordavi che il nostro amato cittadino e altri famosi artisti  saranno in mostra per alcuni mesi a Milano. Qui  tutte le informazioni.





Il Gruppo di azione Civica nasce dall’aggregazione di alcuni amici con l’obiettivo comune di divulgare notizie sulla figura dell’artista Amedeo Modigliani e di promuovere iniziative ed eventi in suo onore soprattutto nella sua città Natale:Livorno.

lunedì 18 febbraio 2013

Riflessioni sulle Terme del Corallo, dopo la giornata al Teatro C


Conoscerete già tutti la loro storia delle Terme del Corallo, mi riferisco ai cittadini livornesi, ma son sicura che anche ad altri sarà giunta voce, dato che a studiarle son venuti anche da Genova, Bergamo, Milano, Firenze, Pisa, etc.

domenica 17 febbraio 2013

Il nuovo logo di Occhio Livorno




Salve a tutti  ,
avevamo  scelto il 15 Febbraio come termine per il concorso del logo per il blog Occhio Livorno , oggi pubblichiamo i risultati del concorso .

Intanto vi ringraziamo per la partecipazione , siamo molto felici che ognuno di voi abbia voluto dare il proprio parere  , e le persone che hanno votato sono più di 60 .
Inoltre , i nostri maggiori ringraziamenti vanno ai disegnatori e creatori dei vari loghi , tutti bellissimi e validi , promettiamo che riusciremo nel tempo ad usarli tutti .

Fra tutti i bellissimi loghi , uno su tutti sembra aver fatto scalpore , raggiungendo un discreto numero di voti . Potete vagliare tutti i loghi presentati , qui.
Ma andiamo a vedere la classifica .


1) 7 Federica.2     con 25 voti
2) 3 Fabrizio.1     con 15 voti
3) 4 Fabrizio.2     con 9 voti
4) 6 Federica.1     con 8 voti
5) 5 Giacomo       con 5 voti
6) 1 Chiara e 2 Ilaria a pari-merito con 4 voti 



Quindi è con grandissima gioia che vi annunciamo il nostro nuovo logo .


Grazie a Federica , per lo splendido lavoro , ma la nostra gratitudine va anche a tutti gli altri partecipanti .Grazie di cuore , continuate a seguirci .
Ako



venerdì 15 febbraio 2013

Liberiamo il Cisternino!


I primi di gennaio 2008 il Comune di Livorno decideva di sperimentare la nuova scommessa di “una scelta partecipata” dai cittadini, partendo dal futuro utilizzo del Cisternino di città.

Il Cisternino in Piazza della Repubblica è un elegante edificio di stile neoclassico costruito nel 1800 e che aveva inizialmente lo scopo di soddisfare il fabbisogno idrico del centro di Livorno. Il Cisternino tuttavia non entrò mai in funzione, anche a causa dei danneggiamenti provocati a seguito dei numerosi bombardamenti  di guerra.  Così il piccolo gemello del Cisternone  perse la sua natura originale e fu praticamente abbandonato al suo destino. Poi improvvisamente, si tentò di donargli nuova vita.

lunedì 11 febbraio 2013

Le statue di Villa Fabbricotti arredino la città!!!

Tutte le volte che torno in villa Fabbricotti, per una piacevole passeggiata o per studiare in biblioteca, rimango sempre piacevolmente colpito da un posto tanto bello ed elegante.
Il Busto di Modigliani nascosto nell'aiuola
La lussuosa villa con il circostante parco, oggi divenuto giardino pubblico, fu del mercante Bernardo Fabbricotti, che qui vi fece anche costruire: un teatrino per i figli, una pista da pattinaggio e diverse statue.
Lo splendido giardino e la residenza in perfetta sintonia col gusto romantico fiorentino, sono oggi un importante complesso per la città.
Il parco è un polmone verde in pieno centro, dotato di giochi per i più piccoli, di due biblioteche, (quella dei ragazzi e quella comunale) di due bar e di un percorso per gli esercizi ginnici. Sebbene il complesso sia provvisto di questi diversi servizi da anni, viene continuamente colpito da inconvenienti: ad esempio, la biblioteca dei ragazzi è chiusa da tempo e sono continue le spese per restaurare le statue e i busti che si trovano nel parco, le quali son spesso preda di comportamenti poco civili.


giovedì 7 febbraio 2013

Decidiamo il logo del blog

Salve a tutti,
oggi invece del consueto intervento con relative riflessioni, chiediamo la vostra attenzione e il vostro aiuto per un aspetto decisamente importante di questo blog: il logo.
Prima di farvi cambiare pagina premetto che, stavolta, il vostro aiuto ci serve per decidere.


Però volevo anche fare un'altra comunicazione e, con questa, i relativi ringraziamenti.
Non mi stancherò mai di ringraziarvi per la passione e l'interesse che avete mostrato per le nostre pagine da quando abbiamo deciso di imbarcarci in questo progetto; nonostante non fossimo giornalisti di mestiere, e anzi, difettiamo di professionalità per tanti motivi, (lacune che ogni giorno tentiamo di correggere, grafica e ortografia su tutti) ci avete seguito con interesse sempre più crescente, tanto da averci fatto registrare oltre 10.000 visite in meno di 7 mesi.
Abbiamo trovato diversi collaboratori, affabili e disponibili, e adesso oltre alla preziosissima mano che dà la nostra Eleonora per la grammatica e la sintassi, e quella di Chiara per la grafica, possiamo contare anche su Daniele e Roberta (per contenuti e aiuti di vario genere) e su aiuti, più o meno sporadici di molti altri.
Inoltre, recentemente inaugurata, ma rivelatasi davvero produttiva, è  la collaborazione con il blog Followingyourpassion, gestito da tre validissime ragazze. (Simona, Annalisa, e Giulia)
Ancora vi ringrazio di tutto.

Ma oggi, il mio ringraziamento va anche ai nostri lettori e amici, che hanno risposto alla mia richiesta di aiuto per la creazione di un logo ufficiale di Occhio Livorno.
In 10 giorni ci son pervenuti diversi loghi, tanto da suggerirci l'idea di sceglierlo con voi tramite relativo concorso.

Il logo che sceglieremo insieme sarà usato per il blog, in vari social network, e probabilmente in seguito servirà per adesivi e altre iniziative. Onestamente e senza falsa piacioneria, ammetto che ciascuno di questi mi esalta e che è mia ferma intenzione utilizzarli tutti. Preferiamo però optare per uno che possa diventare il nostro "marchio di fabbrica", un logo che permetta subito di collegare la sua immagine al nostro nome.
Quindi, vi chiedo di darci una mano, per aiutarci a scegliere il logo che più ci possa rappresentare e individuare.
Abbiamo perciò deciso di fare una piccola votazione, (o concorso che dir si voglia ) della durata di 8 giorni, (fino al 15\02) termine entro il quale decideremo il logo vincente.
Potrete votare su vari canali: direttamente a questo articolo tramite commenti, ancora sul blog attraverso il sondaggio inserito sulla destra, ma anche tramite Facebook, (alla pagina o all'account) su twitter o via mail. Tutti i contatti potrete trovarli in fondo al blog.

Ma ora andiamo a vedere i loghi in gara.
Un'ultima piccola precisazione: alcuni loghi presentano piccole varianti che potrete vedere sul nostro account Fb, qui metteremo solo quelli principali, che sono 7.

1) Chiara

Questo logo è stato creato dalla nostra Chiara:
dentro un occhio si vede la splendida Terrazza Mascagni. Onestamente con l'autrice ne abbiamo parlato, si presenta più come un banner che come un logo vero e proprio, ma comunque vi volevo rendere partecipi.






2) Ilaria 

Logo semplice e intuitivo creato da Ilaria, che su queste pagine più volte ha richiamato la vostra attenzione, su iniziative o cause da appoggiare.







3) Fabrizio, 1

Logo creato da Fabrizio:
le iniziali del nostro blog, con l'immancabile occhio.















4) Fabrizio, 2

Fabrizio, ha creato per noi un altro validissimo logo: un occhio centrale e il nome sotto.
















5) Giacomo

Creato da uno dei blogger più seguiti di Livorno:
il nome del blog, seguito da intestazione e da un occhio indagatore.
















6) Federica, 1

Di questo logo, l'autrice Federica ha creato due varianti, differenti in colori e posizioni scritte.
Sul nostro account sono presenti le altre varianti.









7) Federica, 2

Federica è stata davvero gentilissima, creando ben due loghi diversi, entrambi con più varianti.
In questo, ad un occhio stilizzato, aggiunge due dei simboli più importanti di Livorno.







Presentati i loghi, non mi resta che avviare il concorso e ringraziarvi tutti.

GRAZIE 1000, ANZI 10000!

martedì 5 febbraio 2013

La Chiesa dei Greci Uniti del Pieroni


Sappiamo che Livorno è una città nata e cresciuta per le mani di diverse culture e con esse diverse religioni vi venivano professate, dunque anche gli ambienti di culto erano diversi. Pensiamo ad esempio a via della Madonna, solo in questa via del centro ci sono ben tre chiese, una ormai sconsacrata che era quella degli Armeni, un’altra quella delle Nazioni, detta anche della Madonna e poi quella dei Greci Uniti. Mi trovavo a studiare quest’ultima per un progetto di restauro, facendo le foto al prospetto e poi studiandone la storia mi resi conto che vi erano delle differenze. Mancavano due statue dal prospetto principale, si trattava di due statue in marmo rappresentanti una la Mansuetudine e una l’Innocenza. Dalle foto ante-guerra si notavano le statue al loro posto sopra al mezzo timpano spezzato sotto la finestra della facciata. 

sabato 2 febbraio 2013

Il Cisternone, l'opera neo-classica di Pasquale Poccianti

Salve a tutti , come vi avevo anticipato nell'ultimo aggiornamento , Occhio Livorno sta instaurando diverse collaborazioni , fra tutte spicca quella , con le tre ragazze del Blog Followingyourpassion.wordpress.com , le quali ripubblicheranno aggiornamenti del loro blog e altri inediti . Quindi vi lascio nelle loro mani .
Ako .


Il cisternone


Il Neoclassico è normalmente datato tra il 1750 e il 1830, uno dei maggiori esponenti nel panorama italiano fu l’ingegnere delle Regie Fabbriche Pasquale Poccianti. Egli costruì anche a Livorno, si occupò del progetto dell’acquedotto labronico e in particolare disegnò il Viale degli Acquedotti, la cui opera più importante in questo contesto fu la Gran Conserva, comunemente detta Cisternone.
Questo elemento architettonico in arenaria è situato nei pressi del parterre, all’inizio dell’attuale viale Carducci. I suoi stilemi architettonici fanno riferimento anche all’opera utopistica e rivoluzionaria di architetti francesi, è quindi riconducibile al disegno del prospetto per l’Hotel Guimard e alla Casa dei Sorveglianti del fiume di Claude-Nicolas Ledoux, e probabilmente alla forma della grande sfera “contenitiva” dell’utopico Cenotafio di Newton di Étienne-Louis Boullée. La gran conserva ha una capacità di circa undici mila litri, fu costruita dal 1829 al 1842 ed è tutt’oggi funzionante come vasca di accumulo e prima di immetterla nella rete per i cittadini viene qui decantata e filtrata. Il prospetto del Cisternone è costituito da un portico a otto colonne alte sei metri, in stile tuscanico e una suggestiva semi-cupola cassettonata. Recentemente le colonne sono state oggetto di vandalismo, prima graffite a bomboletta spray e poi tinte con una “squallida” pittura grigia “atta a coprire” le bombolette. Secondo il progetto, ai lati della semicupola in prospetto, dovevano esser poste due statue in marmo rappresentanti le sorgenti Morra e Camorra, furono inizialmente poste le statue in gesso, ma una volta degradate per gli agenti atmosferici queste sono state tolte e così è rimasto, al posto delle due statue compaiono oggi le seguenti scritte:
  • Undas, Labro tibi fundens ego Morra salubres – Quaque die laetor consuluisse tibi.
  • Et Camorra meas puro de fonte ministrans – Dulce habui Tusci Principis imperium.

Altri due elementi fondamentali nel percorso dell’acquedotto neoclassico di Poccianti erano il cisternino di città (in piazza della Repubblica) dove ora sono gli uffici della casa della cultura e il cisternino del Pian di Rota. Come vedete il cisternone non è proprio nelle migliori delle sue condizioni, presenta oggi varie tipologie di degrado, tra cui anche quelle bruttissime strisciate grigie sulle colonne in facciata.

Giulia di FollowingYourPassion

se vuoi leggere altro su questo argomento e vedere le foto, clicca qui.

venerdì 1 febbraio 2013

Formazione, che Affare! Ma per chi? Il Voucher truffa

Salve a tutti,
prima di affrontare il tema di oggi, volevo  fare alcune "piccole" comunicazioni sul nostro blog: Occhio Livorno è nato a luglio e da allora, le visite sono aumentate, tanto che a breve riusciremo a raggiungere il traguardo delle 10.000 visualizzazioni. Inoltre in questi mesi abbiamo instaurato rapporti di amicizia e di collaborazione di cui oggi possiamo vantarci.
Più volte abbiamo accolto su queste pagine contributi di nostri amici o lettori e a breve intensificheremo queste collaborazione, anche grazie ad accordi con altri blogger. La stessa Pro Loco, di cui parliamo spesso, ha ripubblicato i nostri articoli.
Abbiamo recentemente aggiunto la lista dei nostri siti e gruppi Fb agli amici. In seguito ad un annuncio su Facebook, dove chiedevamo un aiuto per la creazione di un logo per il nostro blog, ne abbiamo ricevuti di diversi, tutti bellissimi, che useremo nel tempo.


Dopo queste doverose comunicazioni, possiamo cominciare a parlare del tema di oggi.
Qualche mese fa, in un articolo dal nome "Sfidiamo la crisi", avevo elencato su queste pagine alcune opportunità per i giovani e non, offerte dalla Regione e dal Comune per formarsi culturalmente e professionalmente. Ed è proprio di una di queste opportunità che vi volevo parlare, il Voucher.
Ne avevo già ampiamente parlato: si tratta di un percorso formativo che i non lavoratori livornesi possono intraprendere, senza spesa alcuna.
Mi è venuto però il sospetto che dietro questa lodevolissima iniziativa, ci fosse un meccanismo (nemmeno tanto nascosto ) per far fare soldi a qualcuno e che il fine ultimo, quello di formare i giovani, fosse solo un pretesto.

Il Voucher permette, a chi ne fa richiesta, di attivare gratuitamente dei corsi a scelta fra un catalogo prestabilito, per un totale di 2000 €. Prima del Voucher, esisteva un altro percorso formativo dal nome Carta ILA. La provincia avrebbe assegnato una prepagata e tenendo il rendiconto delle spese, si sarebbe potuta presentare la domanda di finanziamento per un corso qualsiasi. La domanda poi, a seguito di un colloquio atto a constatare le reali motivazioni, sarebbe stata esaminata da un esperto,  e accettata (nella stragrande maggioranza dei casi) o rifiutata.
Nella nostra provincia la Carta ILA è stata soppressa, mentre continua a operare in diverse province toscane.


Per attivare il Voucher è necessario invece farne domanda al Centro per l'impiego e per poterne usufruire bisogna fare quattro (non vorrei ricordare male) seminari che vertono sul lavoro (come trovarlo, scrivere un CV, i servizi del Collocamento). Svolti i seminari, sarà così possibile, iscriversi a uno o più corsi (scegliendo fra uno di molte ore e uno corto) e portare la documentazione richiesta al soggetto che organizza il corso scelto.

Detto così, sembra una fantastica iniziativa, davvero molto utile, ma andiamo a vederla nel dettaglio. Per esperienza personale (ne ho fatto richiesta) e quella riferita da altri amici, le cose non sono proprio semplici, anzi burocratiche e lente.

Una volta iscritti al Centro dell'impiego, viene dato l'appuntamento per il primo seminario, si parla di mesi (dai 2 ai 4 o 5), nel mio caso, ne feci richiesta a febbraio e feci il primo seminario a giugno. Dopo il primo seminario, che vi assicuro è solo una totale perdita di tempo, risultando per niente interessante e utile, ci vengono finalmente fornite le date dei restanti seminari.
Questi, vi assicuro, non sono più utili del primo e vengono assegnati molti mesi dopo, (nel mio caso a settembre). Il corso poi, partirà ancora mesi dopo.
Io ne avevo fatto richiesta a febbraio e sono riuscito ad accedervi solo a dicembre.
A mio avviso è assurdo: un disoccupato spera di non rimanere senza lavoro per un anno intero (nella migliore delle ipotesi, perché, se il corso è duraturo, si rischia di aspettarne l'attivazione per un anno per poi frequentarlo un altro anno, restando così lontani da lavoro per ben 2 anni complessivi).

Ma potrebbe essere uno dei tanti casi di disorganizzazione e lentezza burocratica, di cui il nostro amato paese riesce sempre a darci splendidi esempi.
Eppure, oltre a questi tempi lunghissimi, son ben altre le cose che mi fanno dubitare.

In primo luogo, tolto l'HACCP (qualifica obbligatoria per chi lavora a contatto con il cibo) e il Corso per Addetto all'assistenza di base (Osa), i restanti sono quantomeno fantasiosi e troppo specifici, per risultare utili a chi cerca lavoro. Volendo essere polemici, possiamo ricordare come l'HACCP, veniva già finanziato e senza bisogno di aspettare mesi. Qui il catalogo formativo.
Possibile far scegliere solo fra questi corsi? Possibile che non ce ne siano da qualificare veramente il disoccupato (corsi per bagnino, barista, elettricista, lingua inglese...)? Dato che il servizio è erogato dalla provincia, potrebbero bandire corsi per lavori utili e richiesti (con dati alla mano).

Invece no, fanno scegliere fra questi corsi e parlandovi sempre del mio caso, i due da me prescelti, ovvero accoglienza turistica e vendita pacchetti turistici, non rilasciano la qualifica completa, ma solo una parte di questa. Dopo 200 ore di corsi, raggiunto 1/4  della qualifica della figura professionale richiesta per quei lavori, per confessione delle due società che fornivano i corsi che volevo seguire, son stato subito avvisato che non si sarebbero mai fatti, per concludere l'acquisizione della qualifica intera. Utilissimo direi!!!

Inoltre, molti corsi non sono mai partiti perché non si raggiungeva il numero sufficiente, comprensibile se si pensa ai tempi lunghissimi e al fatto che i corsi  partono tre volte all'anno, ma si scagliona i richiedenti del corso in gruppi diversi  e esigui.
Capisco che non è facile da comprendere, per questo spero di essere più chiaro con un esempio:
se si dividono  i disoccupati in gruppi di appena 20/30 persone, essi appena concluso il percorso, faranno richiesta di accedere ai corsi, ma ne sceglieranno di svariati, non riuscendo così a farli (che richiedono almeno 9 utenti). Ovviamente, colui che non è riuscito a frequentare alcun corso, potrà ripresentarsi al "ciclo seguente di corsi " (svariati mesi dopo), ma fra chi fortunatamente ha trovato lavoro, chi non è più interessato, chi è disilluso, ben pochi ritenteranno la richiesta.

Il tutto, risulta ancora meno nitido se si pensa che i finanziamenti per i corsi, che dovevano durare fino alle fine del 2013, sono quasi conclusi a inizio anno.
Inoltre, basta fare attenzione per capire tante cose, fra i soggetti che erogano i corsi di formazione (cooperative, associazioni, comunità religiose)  si possono leggere e notare i soliti nomi che salgono alla ribalta per ogni avvenimento in città patrocinato dal Comune.

Che si voglia far mangiare i soliti noti? Che sia una gran bella truffa?
Perché altrimenti si tratta di stupidità dilagante e di spreco di denaro.
Perché  è stata abolita la carta Ila, che permetteva di frequentare qualsiasi corso e si è optato per il Voucher, che obbliga a scegliere fra corsi di nicchia?

A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre
Ako



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