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venerdì 21 giugno 2013

L'Arte di Clet in Vendita

Salve a tutti, purtroppo questo mese ho aggiornato ancora meno del precedente e il motivo lo dovreste sapere: mi trovo a Vilnius, la capitale della Lituania, per uno stage nel settore turismo che durerà circa tre mesi.
Vi chiedo quindi di perdonarmi se il progetto di Occhio Livorno risulterà un po' penalizzato, ma difficilmente potrei fare altrimenti.

Cercherò prossimamente di pubblicare delle foto e prometto che ci organizzeremo per darvi quanti piú aggiornamenti possibili, magari vi parlerò anche un po di Vilnius, città che ha fatto del turismo una risorsa occupazionale non di poco conto, se non probabilmente la principale.

Oggi invece voglio parlare di Livorno e dell'ennesima risorsa che rischia di perdere per ricevere in cambio solo un pugno di mosche.
Nonostante sia a migliaia di kilimotri dalla mia amata città, non mi è certamente sfuggito un articolo comparso sul giornale quest'oggi.QUI






La notizia è che il Comune di Livorno, mette all'asta alcuni beni, tra i quali compaiono anche circa 30 cartelli stradali dove l'artista francese Clet Abraham ha apposto il suo personale tocco. Se da un lato questa notizia mi rincuora (il mio timore era che i cartelli fossero spariti in casa di qualche furbone del Comune), da l'altro mi rattrista. Perchè?
Il motivo è semplice: trovo assurdo che si perda l'occasione di dar spazio all'arte. Comunque riconosco che questo tipo d'arte possa essere considerata controversa e che alcuni non capiscano la differenza fra questa e il vandalismo, ma fortunatamente non è ovunque così. A Lucca ad esempio, alcuni cartelli di Clet vicino alle mura, sono diventati una sorta di attrazione e ai turisti non sfugge di fotografarli, così come a Firenze e in diverse altre città.

In Inghilterra ad esempio, sono diverse le città che stanno tutelando i graffiti dello street artist Banksy, che adesso valgono cifre da capogiro, capita così che a Brighton uno di essi è stato prottetto col vetro, a Bristol invece addiritttura si organizzano petizioni per proteggere le sue opere, che sono state raccolte poi in un museo e anche Londra si fa altrettanto.

Livorno, che invece di arte ha ben poco da vantare, si sente in grado di poter farne a meno, senza aver consultato la cittadinanza.
Mentre invece si poteva pensare ad una collocazione interessante, come quella nel nuovo museo che nascerà in Piazza del Luogo Pio, dove troverà posto un museo di Arte Moderna, o in qualsiasi altra sistemazione.
Riuscendo così una volta tanto a tutelare l'arte ed a incentivarla invece di relegarla sempre ad uno spazio misero.

Quando cambierà questa mentalità?
Quando cominceremo a capire che l'Arte deve ricoprire un maggiore spazio?

Ako
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