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giovedì 10 ottobre 2013

Livorno capitale del Mare

Essendosi questa sviluppata con il suo porto, Livorno non poteva  non fondare le proprie tradizioni e costumi sul mare.
Non stupisce allora che gran parte dell'occupazione cittadina è legata al Porto o comunque ad altre attività come la pesca, o che i principali piatti siano a base di pesce, o ancora una buona parte della città e dei luoghi maggiormente vitali siano affacciati sul mare. Stupisce semmai che invece di esaltare questa peculiarità, si stia inesorabilmente dimenticando delle tradizioni, conoscenze e costumi legati al Mare. Di questa situazione a mio avviso l'amministrazione non è esente da colpe.



Qualcuno potrebbe pensare che Occhio Livorno risulti eccessivamente critica con la nostra Amministrazione, potrebbero pensare che le critiche e i giudizi negativi che talvolta compaiono sulle nostre pagine siano generati da un qualche pregiudizio verso il partito che governa Livorno, ma vi assicuro che così non è.
Personalmente mi trovo spesso in disaccordo con l'operato di questa Amministrazione perché trovo manchi un progetto comune, una seria voglia di cambiare e investire, di mettersi alla prova e di fare autocritica, ma questo non vuol dire che io abbia una qualche sorta di pregiudiziale contro il PD. Infatti non lo sono nei confronti dell'Amministrazione di Pisa, che ha il sindaco e la giunta di sinistra. Non posso certo dare un giudizio complessivo, non vivendo la città di Pisa come farebbe un cittadino, ma se si parla di iniziative meramente culturali o turistiche, non posso che rimanere compiaciuto dalle iniziative che la città "rivale" attua continuamente.

In questi giorni la città della Torre è in fermento grazie a iniziative culturali di spessore, come la mostra di Andy Warhol o il festival dedicato ad Internet, quasi contemporaneamente l'Amministrazione Comunale si prepara e propone Pisa come candidata alla capitale europea della cultura per il 2019. E con che tema si candida? “Pisa: dal fiume, al mare, all’Europa. Navigazione tra Tradizione e Innovazione”. Occasione per la quale ha già una pianificazione, discutibile ma quantomeno audace e seria.


Lo scavo archeologico a Livorno
Pisa spolvera e mette in mostra la sua storia marinara, che innegabilmente le appartiene ma che oggi può rivendicare solo in teche museali o dentro archivi storici, mentre quella di Livorno sebbene meno nota è altrettanto antica e sicuramente più duratura e continuativa. Eppure a parte il monumento del marinaio che sorgerà sul viale Italia, ancora poco si fa per valorizzare le nostre tradizioni legate al mare.

E allora così si assiste alla rovina del Porto Mediceo, storico porto, che invece di essere valorizzato è abbandonato all'incuria quando vi potrebbe essere allestito qualche polo museale, ad esempio uno sulla navigazione o sulla storia del porto, idea che avevo lanciato anche per il Silos del Grano, che sorge qualche Km in là dal porto Mediceo... Non dimentichiamo anche che furono trovati degli scavi del Porto Pisano (eta romana) in località Picchianti e per mancanza di fondi e di un progetto, lo scavo è stato nuovamente rinterrato, quando invece è un sito di interesse storico importantissimo, mentre Pisa con una situazione per certi versi analoga, si è comportata ben diversamente, allestendo subito una mostra col materiale degli scavi e programmando un museo.
E a differenza di tanti porti dove puoi visitare qualche nave militare o d'epoca, a Livorno a parte i giorni in cui la Vespucci è in porto, non c'è proprio niente da vedere.


Statua a Firenze
Eppure si potrebbe rilanciare la città con un progetto fortemente legato al mare, magari collaborando anche con Pisa, e allora si dovrebbe riportare alla luce lo scavo, continuare le ricerche e renderlo visitabile  alla cittadinanza tutta. Per valorizzare la nostra storia si potrebbe puntare anche su grandissimi personaggi, che nella nostra città e nel porto hanno transitato, ma della cui presenza rischiamo di dimenticarci, fra i tanti c'è Galilei (che qui condusse esperimenti per la navigazione) da Verrazzano e Vespucci che dal porto di Livorno partirono per le loro imprese famose nel mondo, ma che a Livorno non trovano spazio nemmeno su una targa marmorea (per approfondire l'argomento qui), ma potrebbero invece aver qualche monumento e qualche cartello illustrativo.
Così come, ad eccezione del Tan, non abbiamo alcuna fiera legata al mare, cosa che vanta un porto più piccolo come La Spezia.
Potremmo inoltre dar più spazio e più risalto alle gare remiere, che sono molto sentite dagli atleti ma che meriterebbero più considerazione da parte della città e del comune.
Questi sono solo alcuni spunti, ma la Livorno del mare non si esaurisce qui, solo un accenno al sistema dei fossi ma anche alla Venezia tutta, l'Accademia, la Torre di Calafuria, la Meloria e tutte le altre,senza contare le navi di tutte le epoche trovate nel mare livornese, ecc.
Con un piano del genere, Livorno sfrutterebbe davvero una sua peculiarità, salvaguardandone aspetti meno noti, e celebrando l'amore che da sempre lega la città al mare.


Ako



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2 commenti:

  1. Vorrei precisare che Amerigo Vespucci è ricordato in una grande targa in via Fiume, in un contesto più ampio: 'Da questo scalo si vuole salpasse nel 1490 Amerigo Vespucci in cerca di nuove vie per i commerci della Firenze rinascimentale che fin dal 1421 si era assicurata il posseso di Livorno.'

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  2. Si se non erro la targa stessa parla di da Verrazzano, però è ineleggibile e in un punto pessimo ....

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