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giovedì 16 gennaio 2014

Il Rinascimento Livornese

Livorno è una città relativamente recente, nata come piccolo villaggio di pescatori, che ha visto un decisivo sviluppo durante quel periodo storico noto come Rinascimento. Fu fortemente voluta e arricchita dalla famiglia granducale dei Medici, tra i principali protagonisti di questa stagione; non è un caso che fu costruita sul progetto di Bernardo Buontalenti, uno dei più influenti personaggi alla corte dei Granduchi Toscani: è stato architetto, pittore, scultore e scenografo.
 Appare quindi ovvio come Livorno sia figlia diretta di quel periodo, che nacque per l'appunto in
Toscana, poco più di centocinquanta anni prima della città labronica. La grande stagione del Rinascimento Italiano inizia infatti nel '400 ma avrà un'influenza politica, sociale ma sopratutto culturale fino agli anni nostri. Nel Rinascimento la discussione artistica e culturale assunse un ruolo fondamentale permeando molti aspetti delle città, tornate finalmente orgoglio delle comunità. Artisti, mecenati, ma anche i cittadini, riuniti in corporazioni, partecipavano alla vita pubblica e  contribuivano come potevano per arricchire e portar decoro alle proprie città. Livorno non tradiva certamente questa concezione e i granduchi e i ricchi mercanti la dotarono di molte chiese e opere pubbliche, decorate poi da artisti di chiara fama.
La Fortezza Vecchia e una marina di Marc Sardelli




Sotto due opere di Mart

 
Personalmente, sapere che la nostra città nasce da un periodo tanto fortunato, mi ha sempre riempito di orgoglio, ma allo stesso tempo intristito, perchè di questo periodo, a noi ben poco è arrivato. Non perchè sia tanto remoto, difatti Livorno ebbe ancor maggior successo nei periodi successivi al Rinascimento, fatta grande dalle comunità di mercanti e lavoratori, provenienti da varie parti di Italia e del Mondo, quanto perchè la Seconda Guerra Mondiale prima, e la poca lungimiranza delle amministrazioni dopo, hanno cancellato gran parte delle testimonianze di quel periodo. Ma una cosa che non sono mai riuscito a spiegarmi è come la nostra città e noi stessi, abbiamo perso quegli insegnamenti e quegli ideali: la voglia di far dominare la propria vita dalla bellezza, dalla ricerca, dallo studio, dalla crescita, dalla cultura e dall'arte.  Uno spirito che a mio avviso dobbiamo ritrovare, dal momento che, probabilmente, non si risveglierà così rapidamente, ma dovrà essere ritrovato man mano.
Ammiro quindi profondamente chi nonostante questo disinteresse per arte e cultura si impegni in tal senso con tanta passione, perciò oggi volevo portarvi qualche esempio, alcune iniziative che secondo me hanno motivo di renderci orgogliosi.



Ad esempio poco prima della fine dell'anno mi è capitato qualcosa di raro, non esagero quando dico che per me è stata la prima volta in cui ho potuto assistere a delle mostre artistiche in piena città, per giunta due nello stesso giorno. Una era quella dell'ormai famoso street artist Mart, l'altra quella dello storico pittore dell'Accademia, Marc Sardelli. Una decisa differenza di età, ma un amore per l'arte e per Livorno che li accomuna decisamente. Il primo esponeva nella bellissima libreria "Ex Teatro Lazzeri", l'altro in Piazza Cavour, Mart predilige ovviamente opere affini alla street art come spray e colori acrilici reinterpretando opere famose o dando vita a creazioni originali , l'altro invece crea quadri più fedeli al vero e fa largo uso di acquerelli, sia per le splendide marine, che per le scene di battaglia campale e per catturare gli scorci più magici della città. Son sicuro che come me, tutti coloro che  hanno avuto il piacere di assistere alle mostre, ne sono rimasti piacevolmente colpiti.  

Altra serie di interessanti iniziative,cui consiglio a tutti di partecipare, è il ciclo di conferenze promosso dal Comune di Livorno dal nome Fra(M)menti, molti appuntamenti destinati a indagare e approfondire la storia e la cultura di Livorno dove saranno presenti molti importanti ospiti, fra cui diversi professori dell'Università di Pisa. Le conferenze sono tutti i Giovedì alle 17,30 presso villa Mimbelli. Ho partecipato alla prima, e vi assicuro che è stata decisamente interessante, la risposta del pubblico è stata infatti molto forte, e finalmente il povero museo Fattori ha visto un po' di avventori. Vi allego il programma dell'iniziativa. QUI

Certo due mostre nel centro cittadino e un ciclo di conferenze storiche non possono certo dar vita al Rinascimento tanto agognato, e non basterebbe nemmeno aggiungere che finalmente la Port Authority ha riaperto  finalmente la Fortezza Vecchia (anche se per il momento, in alcune date limitate), ma certo sono iniziative che fanno pensare che forse un po' di interesse in ambito culturale c'è in città, sta a noi scegliere se stimolarlo o lasciarlo andare. Perciò, come vi ho sempre ripetuto, partecipate e sostenete questo genere di iniziative, ne va del benessere e del futuro cittadino.

Ako




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