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martedì 16 dicembre 2014

Alla scoperta di Modigliani, una ricerca senza fine e ritorno


"Il ritratto con cui Modigliani scava nell'anima della sua contemporaneità e il suo stile ribelle e irriverente sono stati sempre una fonte di riflessione". Così afferma Luca Papini, docente livornese nato nel 1973, nonché ideatore del progetto "Alla ricerca di Modigliani", un lavoro di documentazione in presa diretta dei disegni e delle sculture create in aula e nel laboratorio di ceramica dagli alunni della classe III B della scuola primaria Villa Corridi.

Prima di parlarvi del progetto, vi presento il maestro Luca Papini: laureato in Storia contemporanea, ha scritto, di ritorno da un soggiorno di studi a Parigi, il libro "Come il verde per i pittori", edito dalla Biblioteca Franco Serantini,
Ha autoprodotto un libro di poesie tradotte in diverse lingue europee, con i poeti Aldo Galeazzi e Alessandro Granata, presentato al Festival Internazionale Periferiak di Bilbao e al Festival internazionale Gabriel Aresti di Ea (Paesi Baschi). "Due isole per un cielo", uno dei suoi libri game, è stato presentato al III Convegno Nazionale Education 2.0. Recentemente ha autoprodotto il libro per bambini "Mimì e il gran palio del porcellino", illustrato da Elisa Possenti e presentato con laboratori grafico-narrativi presso Palazzo Blu a Pisa, e il centro d'arte, La Fucina, a Livorno. Rivolgendosi alla pedagogia libertaria, non ama le lezioni frontali in classe, bensì la partecipazione ed il "fare" con i suoi alunni, alternando la teoria alla pratica. Nonostante il desiderio di andare ad insegnare all'estero, vincendo anche un concorso, la burocrazia per ora sembra aver rallentato la realizzazione di questo sogno.
Sua grande passione è la fotografia dalla quale nasce l'interesse per Modigliani: "Cercare attraverso Modigliani vuol dire cercare di cambiare il mondo dalle sue fondamenta. Non un caso che si racconti che una volta, in una piazza di Parigi, Modigliani si prese il gusto di strappare dalle mani di un esule russo, il giornale che stava leggendo. Quell'esule era Lenin e qualche mese dopo avrebbe cambiato la storia del suo Paese e del mondo; così come Modigliani avrebbe cambiato il nostro modo di osservare il corpo, come un serpente che cambia la sua pelle per liberarsi dal peccato"


Da questo suo amore e curiosità per l'artista nasce il progetto "Alla ricerca di Modigliani", una ricerca che "tende all'infinito e si propone di riconquistare Modigliani alla città di Livorno attraverso le passioni, gli sguardi, le dita, oserei dire il corpo, di bambini di 8 anni. Attraverso la moltiplicazione del quadro ridisegnato e reinterpretato siamo in grado di cercare Modigliani ovunque". Questo lo spirito con cui nasce il progetto accolto con entusiasmo nella scuola. Gli alunni hanno assistito a proiezioni di quadri e sculture dell'artista, oltre a disegnare e modellare l'argilla accompagnati dalla musica del tempo di Modigliani, hanno anche partecipato ad uno spettacolo teatrale presso il Centro Artistico il Grattacielo, e  recentemente hanno visitato la mostra Modigliani e ses amis a Palazzo Blu: un contatto diretto con l'artista prima di riprenderne la loro personale ricerca. A detta del maestro, c'è ancora tanto da ricercare e forse sarà una ricerca senza fine e senza ritorno.


Trovo che in un momento di profonda crisi per l'arte nelle scuole, materia sempre più messa da parte, questo progetto rappresenti una ventata d'aria fresca e un segno positivo. "Credo nella globalità del linguaggio. Non credo nelle discipline, non credo nell'istruzione, non credo nel nozionismo" dice Papini, "se esiste una Scienza della Formazione io sono per la scienza dei de-formati. Le famiglie hanno sostenuto e accolto con entusiasmo questo itinerario di sperimentazione. Ovviamente in classe facciamo tanti altri percorsi di esplorazione delle conoscenze, ma è l'entusiasmo di questi bambini che ispira tutti: genitori e maestro".
L'anno scorso, nell'ambito della quattro giorni dedicata a Modigliani che abbiamo organizzato, alcune classi del Liceo Cecioni della Scuola Primaria Micheli visitarono la mostra dedicata all'artista al Mercato Centrale. Essere riusciti a coinvolgere anche le scuole ci rese davvero felici. L'entusiasmo dimostrato per il progetto del maestro Papini e lo stupore davanti ai quadri al Mercato Centrale, dimostra che l'interesse e l'amore verso le forme artistiche e per Modigliani non sono svaniti, almeno nel cuore dei bambini. Sì, perché per i livornesi adulti sembra essere scomparso, un vago ricordo, tant'è che, come mi  ricorda Papini, il murales dedicato a Jeanne Hebuterne, compagna di Modigliani, fu cancellato senza nessun valido motivo a dimostrazione che gli omaggi all'artista e alla sua vita non erano molto graditi, o almeno non tanto da superare l'ostilità verso la street art. Ovviamente esistono eccezioni (vi ricordo il progetto I Luoghi di Modigliani di Luca dal Canto) che spero inizino a far ricordare alla città di Livorno di aver dato i natali ad uno dei maggiori artisti del Novecento.

Vi lascio con le parole del maestro Luca Papini, al quale va tutta la mia gratitudine per il suo lavoro e per la disponibilità dimostratami.

"Lasciamo che siano le bambine e i bambini a riscattare Modigliani, in qualsiasi parte del mondo essi siano, finché tinta abbiamo sulle dita, finché argilla abbiano nei pugni".






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